Bahrain Telegraph - Un bimbo su 10 bagna il letto, 'non ignorare il disturbo'

Un bimbo su 10 bagna il letto, 'non ignorare il disturbo'
Un bimbo su 10 bagna il letto, 'non ignorare il disturbo'

Un bimbo su 10 bagna il letto, 'non ignorare il disturbo'

Manca diagnosi in 65% casi. Pediatri: 'enuresi ha cause fisiche'

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"Passerà da sola, basta aspettare". È questo uno dei falsi miti che la Società italiana di pediatria (Sip) invita a sfatare sull'enuresi notturna, ossia la 'pipì a letto', un disturbo della minzione che colpisce un bambino su dieci ma che in oltre il 65% dei casi non riceve alcuna diagnosi né trattamento. "È tempo di superare l'atteggiamento attendista", afferma Pietro Ferrara, vicepresidente della Sip, anticipando i temi dell'80° Congresso italiano di pediatria, che si apre a Napoli il 28 maggio. "L'enuresi non è un disturbo mentale e soprattutto non è una colpa: è una condizione ben definita da affrontare con strumenti diagnostici semplici e terapie efficaci - aggiunge Ferrara -. Troppo spesso, invece, la problematica viene ignorata, anche in ambito medico e questo può causare forti disagi nel bambino". Contrariamente a quanto si crede infatti, l'enuresi primaria non nasce da traumi o stress emotivi, ma da cause fisiologiche: una produzione inadeguata di ormone antidiuretico (vasopressina); un ritardo nella maturazione dei circuiti cerebrali che regolano il risveglio; oppure una vescica iperattiva o non sufficientemente allenata. Per affrontare il problema, la Società italiana di pediatria dà diversi consigli: incentivare un'idratazione regolare durante il giorno in modo da evitare la sete serale; promuovere l'abitudine a urinare regolarmente; prestare attenzione all'alimentazione serale, evitando minestre e brodi; curare eventuali episodi di stitichezza (un intestino non svuotato correttamente può comprimere la vescica); rispettare i tempi del bambino e favorire la fiducia e, non in ultimo, affidarsi al pediatra per una guida personalizzata.

Y.al-Hamad--BT