Melanoma, all'Int di Milano una 'biopsia virtuale' senza bisturi
Le lesioni studiate con microscopia confocale riflettente
Una "biopsia virtuale" per diagnosi più accurate e meno invasive del melanoma cutaneo. Presso l'Istituto Nazionale dei Tumori (Int) di Milano, la microscopia confocale riflettente permette di analizzare in tempo reale e a livello cellulare le lesioni sospette senza necessità di incisioni chirurgiche, offrendo un'alternativa alla biopsia tradizionale. "Questo strumento consente di osservare l'architettura dei tessuti e delle cellule direttamente sulla pelle, semplicemente appoggiando una sonda, senza dolore né anestesia", spiega Giuseppe Spadola, specialista in Dermatologia e Venereologia presso la Divisione di Chirurgia del Melanoma dell'Int. "Il nostro obiettivo è coinvolgere i colleghi sul territorio affinché possano utilizzare questa tecnica per migliorare l'accuratezza diagnostica, evitando così al paziente interventi inutili e potenzialmente dannosi." L'esame è rivolto soprattutto a pazienti con lesioni melanocitarie atipiche, difficili da valutare a occhio nudo, in particolare in aree delicate come il volto. Il melanoma, però, non colpisce solo la pelle: esiste anche la forma congiuntivale, rara ma aggressiva, che rappresenta solo lo 0,25% dei melanomi e interessa circa una persona ogni milione all'anno nei Paesi occidentali. A differenza del melanoma uveale, che si sviluppa all'interno dell'occhio e non può essere prevenuto, il melanoma congiuntivale è visibile a occhio nudo e può essere diagnosticato e trattato tempestivamente. "Seguiamo ogni fase del percorso, dalla diagnosi alle terapie sistemiche, passando per chirurgia e radioterapia, con particolare attenzione alla conservazione dell'organo e alla funzionalità visiva. Tecnologie avanzate come l'analisi molecolare delle lesioni ci permettono di affrontare anche i casi più complessi," spiega Martina Angi, direttrice della Struttura Semplice di Chirurgia Oncologica Oculare dell'Int che aggiunge: "l'occhio non è la pelle: una rimozione inappropriata delle lesioni può avere gravi conseguenze e una gestione errata può portare a interventi radicali, fino alla perdita dell'organo nei casi più avanzati." La prevenzione è fondamentale: se si nota una macchia scura nell'occhio, è importante rivolgersi subito a un oculista per una valutazione. In caso di lesione sospetta, è consigliato l'invio a centri specializzati in oncologia oculare e la documentazione fotografica della lesione, utile per il monitoraggio e la diagnosi.
Q.al-Nuaimi--BT