

Aifa,4 miliardi di sforamento spesa farmaci per acquisti Regioni
Monitoraggio sui dati a consuntivo Gennaio-Dicembre 2024
Sale a 4 miliardi lo sforamento della spesa farmaceutica per acquisti diretti da parte delle Regioni: il consuntivo 2024 si chiude infatti con uno sforamento di 4 miliardi e 16 milioni di euro. Un dato leggermente in salita rispetto ai 3,7 miliardi di euro di splafonamento del tetto calcolati a fine aprile scorso sulla base di dati ancora provvisori. Il 'Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale gennaio-dicembre 2024', approvato dal CdA di Aifa nella seduta del 29 luglio, fissa all'11,32% del Fondo sanitario nazionale (Fsn) la spesa per la 'diretta', contro l'8,3% del tetto prefissato. Lo scorso anno la percentuale di spesa sul Fsn era stata pari al 10,53%. Lo rende noto l'Aifa. A influire sull'incremento della spesa, spiega l'agenzia in una nota, "oltre alle dinamiche registrate negli altri Paesi paragonabili, come invecchiamento della popolazione e costi dell'innovazione sempre più elevati, è stato anche il passaggio di diversi medicinali dal Fondo per gli innovativi a quello degli acquisti diretti". I dati che si ricavano dal documento, pubblicato sul portale dell'Aifa, evidenziano inoltre una notevole divaricazione di spesa a livello regionale, con una percentuale rispetto ai singoli fondi sanitari regionali che varia dal 9,44% della Lombardia al 13,48% della Sardegna, dal 13,21% della Campania al 13,15% del Friuli Venezia Giulia. Sotto la soglia del 10% del Fsr si collocano, oltre alla Lombardia, anche Trento e Valle D'Aosta, mentre sopra lo soglia del 12% Emilia Romagna, Abruzzo e Marche. Complessivamente, in valori assoluti, la spesa per acquisti diretti da parte delle Regioni ammonta a 15 miliardi e 56 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 249 milioni di spesa per i gas medicinali.
L.al-Fardan--BT