Studio, nuove terapie contro tumori grazie a farmaci per altre patologie
Normale Pisa analizzerà recettori membrana cellulare per potenziare le cure
Airc, la Fondazione per la ricerca sul cancro, finanzierà per cinque anni il gruppo di Bioinformatica della Scuola Normale di Pisa per un progetto sul possibile potenziamento delle terapie antitumorali attraverso la comprensione dei meccanismi di funzionamento di 'G Protein-coupled receptors (Gpcrs)', la più ampia classe di recettori della membrana cellulare, usati finora per numerosi farmaci già approvati ma in altri ambiti, come ad esempio quello neurologico e cardiovascolare. Lo rende noto l'istituzione accademica pisana. Il progetto coordinato dal professor Francesco Raimondi, spiega una nota, "vuole investigare in profondità, attraverso l'utilizzo di intelligenza artificiale per analizzare una sterminata mole di dati genomici, il funzionamento di questi recettori, che stanno emergendo anche come importanti mediatori dell'interazione tra il tumore e il suo microambiente" con "l'obiettivo di identificare nuove strategie di uso di farmaci già adoperati per altri setting clinici per ridurre anche la crescita e la progressione tumorale". Lo studio sarà sviluppato nel laboratorio di biologia della Normale con le collaborazioni del gruppo di Silvio Gutkind (Università della California San Diego) e Asuka Inoue (Università di Kyoto & Tohoku, Giappone), per lo studio della segnalazione di Gpcrs nel cancro, e con il gruppo di Antonino Cattaneo (Ebri Roma) per lo sviluppo e applicazione di nanobodies per l'interferenza di queste vie, ma sono sgtate aviate anche nuove collaborazioni per traslare i metodi più innovativi di IA su due tipi di tumore gastrointestinali: l'adenocarcinoma pancreatico duttale (con il gruppo di Gioacchino Natoli, Ieo Milano) e l'epatocarcinoma con Davide Ghinolfi (Chirurgia Epatica e del Trapianto di Fegato dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana), che fornirà i campioni di tessuto epatico di pazienti sottoposti a resezione o trapianto di fegato per epatocarcinoma, Chiara Raggi (laboratorio di epatologia dell'Università di Firenze), che creerà modelli in vitro di epatocarcinoma per la validazione di farmaci, e Chiara Mazzanti (Fondazione Pisana per la Scienza) che effettuerà la profilazione omica dei campioni.
Y.al-Hamad--BT