Bahrain Telegraph - Da tecno-sinfonia a critical computing, gli scenari digitali al 2035

Da tecno-sinfonia a critical computing, gli scenari digitali al 2035
Da tecno-sinfonia a critical computing, gli scenari digitali al 2035

Da tecno-sinfonia a critical computing, gli scenari digitali al 2035

Il PoliMi identifica 19 'megatrend', "prefigurare le opportunità"

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Il futuro del digitale potrebbe portare a una 'tecno sinfonia' in cui tanti sistemi operano in armonia o allo 'stallo dell'innovazione' con un ecosistema dipendente da pochi attori concentrati, fino alla 'post human intelligence' legata al ruolo dell'IA. Sono alcuni degli scenari che potranno ridisegnare il futuro nei prossimi dieci anni secondo il Center for Digital Envisioning del Politecnico di Milano. "In una accelerazione tecnologica senza precedenti le decisioni assunte oggi determineranno la competitività industriale, la sovranità tecnologica, la resilienza economica e le disuguaglianze sociali del nostro Paese nei prossimi anni", afferma Valeria Portale, Direttrice del Center for Digital Envisioning. I trend sono frutto dell'incrocio degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della Polimi School of Management. Tra quelli "già di forte impatto" troviamo il 'critical computing' in cui la potenza di calcolo evolve in infrastruttura geopolitica strategica con "data center sovrani, cloud ibridi e prime integrazioni quantistiche". A seguire l'Enriched Data che segna il passaggio dai dati semplici ai digital twins, le repliche virtuali; poi il 'Web Collaborativo' cioè "l'evoluzione verso ecosistemi decentralizzati basati su blockchain". Mentre l'interazione 'Human-Tech' introduce interfacce sempre più invisibili e agenti di intelligenza artificiale proattivi; e la 'Post-Human Intelligence' descrive il salto dell'intelligenza artificiale da tecnologia di supporto a partner capace di assumere interi processi decisionali. Infine, il trend 'Next Tech Players' ridefinisce la competizione tra BigTech e nuovi attori emergenti. "L'obiettivo non è prevedere cosa accadrà da qui al 2035 ma prefigurare opportunità e rischi per essere agenti del futuro anziché spettatori passivi", afferma Marina Natalucci, Direttrice del Center for Digital Envisioning

A.al-Binfalah--BT