

'I fratelli riconosciuti' di Capelli apre il Farnese Festival
In scena l'opera con Fabio Biondi ed Europa Galante
La passione per il teatro ha segnato profondamente la storia della famiglia Farnese di Parma, mantenendosi viva per oltre due secoli come espressione di potere, prestigio e cultura. Anche nei periodi di crisi, la dinastia continuò a investire con determinazione in spettacoli grandiosi, utilizzandoli come strumenti di legittimazione politica e di rafforzamento delle alleanze nobiliari. Un esempio emblematico di questo impegno fu la messa in scena con grande successo dell'opera I fratelli riconosciuti di Giovanni Maria Capelli (figura centrale della vita artistica parmigiana tra XVII e XVIII secolo) interpretata dai celebri castrati Carlo Broschi, il Farinelli, e Giovanni Carestini, il Cusanino. I fratelli riconosciuti, rappresentata a Parma per la prima volta nella stagione di Primavera del 1726, è stata ora recuperata e il 2 giugno alle 19,30 inaugura al Teatro Farnese la terza edizione del Farnese Festival. Ne saranno interpreti, per la prima volta in epoca moderna, l'ensemble Europa Galante diretta in forma di concerto da Fabio Biondi (autore della revisione) con un cast composto da Ann Hallenberg (Attalo), Vivica Genaux (Nicomede), Roberta Invernizzi (Farnace), Jorge Navarro Colorado (Tiridate), Carlotta Colombo (Laodicea) ed Ernesta Scabini (Arsinoe). Il libretto di Calo Innocenzo Frugoni narra la storia di due fratelli, figli dello stesso padre ma di madri diverse, che crescono ignari l'uno dell'esistenza dell'altro in contesti differenti. Attraverso una trama ricca di travestimenti, scambi d'identità e rivelazioni impreviste, Nicomede e Attalo si trovano coinvolti in una rete di inganni, ambizioni e sentimenti. Alla rappresentazione, verrà affiancata la pubblicazione di un volume dedicato che farà anche riscoprire una preziosa pagina della storia musicale parmense e del teatro barocco.
R.al-Qadhi--BT